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Economia e Finanza

Milano, ecco come presentare richiesta per un alloggio popolare ERP

Published by
Marco Infanti

Milano, vediamo insieme la procedura per presentare richiesta per un alloggio popolare nella città lombarda. 

Le case popolari sono delle unità immobiliari che lo stato italiano destina, ad un prezzo d’affitto di favore, alle fasce più disagiate economicamente della società. Questi alloggi, conosciuti anche con l’acronimo di ERP (Edilizia Residenziale Popolare), vengono infatti assegnati alle famiglie con un basso reddito con un canone d’affitto fuori mercato. Per fare un esempio che rende l’idea di quanto costa vivere in un casa popolare, si può dire che una famiglia a cui viene messo a disposizione un tre vani, paga al massimo una cifra di circa cento euro mensili

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Ma come si fa a presentare richiesta per ottenere un alloggio popolare?

La domanda può essere presentata sia per via telematica, che recandosi fisicamente in uno sportello comunale. Anche i patronati offrono questo servizio, e dunque è anche possibile svolgere con loro la procedura per la richiesta. Il modulo da compilare può essere scaricato direttamente dal sito del Comune. È importante però sapere che si può presentare richiesta soltanto nel momento in cui viene pubblicato un bando d’assegnazione sul territorio

I bandi per le case popolari vengono pubblicati ogni 4 anni

Una volta che la domanda soddisfa i requisiti richiesti e viene accettata, la famiglia avente diritto sarà inserita all’interno di una graduatoria. E purtroppo ci possono volere anche molti anni prima che si renda disponibile un immobile per l’assegnazione. Ma questo resta tuttora l’unico modo possibile per ottenere un alloggio popolare con un canone mensile d’affitto così vantaggioso. Di norma, i bandi per le case popolari vengono pubblicati con cadenza quadriennale. Ci sono alcuni documenti che è obbligatorio inviare nel momento in cui si inoltra la richiesta. 

Insieme al modulo per la richiesta di assegnazione, va infatti allega la carta d’identità e l’Ise-erp, l’indicatore della situazione economica del nucleo familiare. Nel caso in cui la richiesta sia motivata dalla presenza di un soggetto invalido o disabile all’interno del nucleo familiare, alla domanda andrà allegato anche il certificato che ne attesta la condizione clinica. Senza questi documenti, la domanda non potrà essere in alcun modo ammessa per l’assegnazione di un alloggio popolare. 

Milano, ecco la procedura per presentare domanda per un alloggio ERP

A questo punto, è facile capire perché in città come Milano ottenere un alloggio popolare, per molti rappresenta un vero e proprio sogno. Parliamo infatti della capitale della moda, un luogo in cui si concentra una buona parte della ricchezza commerciale italiana. Ma proprio l’attrattività di Milano l’ha reso negli ultimi dieci anni un luogo carissimo per chi ha un basso reddito. Gli affitti continuano a salire vertiginosamente, e ormai vivere a Milano centro è diventato un vero e proprio lusso. Logico dunque che un casa popolare, con un prezzo d’affitto fuori mercato in una città così costosa, sia una soluzione da prendere in considerazione per le famiglie a basso reddito. 

Come fare dunque per presentare domanda a Milano per un alloggio popolare? La richiesta può essere inviato soltanto se il Comune di Milano ha già indetto un bando.

Cliccando su questo link, è possibile consultare l’ultima graduatoria resa disponibile dal comune di Milano.

Il comune di Milano ha poi creato una piattaforma digitale apposita per presentare richiesta chiamata “Servizi Abitativi”. Se la domanda viene accettata, e al richiedente viene dunque assegnata una casa popolare, ci sono due tipi di canone che può ritrovarsi a pagare. Se la condizione economica è particolarmente precaria avrà diritto ad accedere ad un canone sociale con un costo d’affitto minimo. 

Quali obblighi per l’inquilino nel momento in cui firma il contratto

Se invece la situazione economica del richiedente viene giudicata non gravissima, si avrà invece accesso a un canone moderato, a un costo leggermente più alto. Anche se in entrambi i casi, parliamo comunque di un pezzo d’affitto fuori mercato, che resta basso rispetto ai prezzi normali. Nel momento in cui si procede alla stipula e alla firma del contratto, l’avente diritto deve pagare un deposito cauzionale. La cifra da lasciare in garanzia sarà pari a tre mensilità del cane concordato. Spetta invece all’inquilino, nel momento in cui ottiene un alloggio ERP, pagare i costi per le utenze di luce e gas ed energia elettrica.

Il Comune di Milano offre poi vari servizi collegato agli alloggi popolari. È possibile ad esempio prenotare un appuntamento in comune, con un funzionario incaricato, per capire se la propria situazione economica dà diritto alla richiesta. Sul sito, è anche possibile per inquilini o i locatori presentare dei reclami, e per segnalare eventuali occupazioni abusive. 

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