Incredibile, in Italia c’è un paese che non è baciato dal sole. Ecco qual è, dove si trova e come vivono gli abitanti di questa località.
Vi è un paese in Italia dove il sole scompare da novembre fino all’inizio di febbraio. Ma di quale si tratta e dove si trova? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
“Che grande famiglia felice è la famiglia del sole! Con quale ordine, con quale armonia, con quale benedetta pace, i suoi pianeti figli si muovono intorno a lui, splendenti della luce che bevono dal loro genitore“, affermano Augustus William Hare e Julius Charles Hare. Il sole, in effetti, è senz’ombra di dubbio la fonte di energia più preziosa.
Vera e propria fonte di vita, fornisce al nostro pianeta luce e calore. Ma cosa pensereste se vi dicessimo che vi è un paese in Italia dove il sole scompare da novembre fino ad arrivare all’inizio di febbraio? Ebbene sì, è proprio così. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Italia, c’è un paese non baciato dal sole: ecco di quale si tratta
Come già detto, vi è un posto in Italia non baciato dal sole. Si tratta di Viganella, una frazione di 207 abitanti del comune di Borgomezzavalle, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Collocato nella Valle Antrona, per ben 83 giorni, ovvero da fine novembre fino all’inizio di febbraio, in questa località il sole scompare.
Sito proprio a fondo valle, Viganella è circondata dalle montagne. Ebbene, proprio una di queste pareti rocciose fa da schermo al sole. Questo almeno fino al 2 febbraio, data in cui, non a caso, si festeggia ogni anno la fine di questo periodo all’insegna del buio. Una situazione che non passa di certo inosservata, a cui si è cercato di trovare una soluzione.
Nel 2006, infatti, è stato installato sulla cima di fronte uno specchio di 40 metri che riflette la luce del sole e la indirizza verso dei punti predeterminati. Tra questi, ad esempio, si annoverano la piazza principale del posto o la chiesa.
Il tutto grazie ad un’idea dell’allora sindaco Franco Midali e dell’architetto Giacomo Bonanzi. Tale specchio viene gestito da un computer che permette di inclinarlo nel corso della giornata, in modo tale da poter illuminare le zone desiderate.