Nella notte tra il 17 e il 18 febbraio a Milano si sono verificati due episodi di criminalità nelle zone della movida attorno a Porta Venezia.
I due reati, una tentata rapina e una molestia sessuale, sono stati prontamente denunciati e i responsabili arrestati.
Una parte significativa dei reati commessi a Milano, e in generale nelle grandi città italiane, sono reati “da strada”. Nonostante la criminalità sia in calo in tutta Italia, incluso il capoluogo lombardo, la percezione di essi è molto cambiata in senso contrario. Gli italiani si sentono molto poco sicuri, e ci sono vari fattori che contribuiscono a questa sensazione.
Porta Venezia è una delle aree più attive della movida milanese. Zone così affollate attirano spesso malintenzionati, come accaduto nella serata del 17 febbraio. I Carabinieri della stazione di Moscova si sono avvicinati ad un gruppo di ragazzi per un controllo in via Lazzaretto, a pochi metri dai Giardini Indro Montanelli e dalla stazione della metropolitana di Porta Venezia.
Una giovane del gruppo ha in quel momento denunciato agli agenti di essere stata molestata poco prima, durante la serata. Così, con l’aiuto delle informazioni fornite dai ragazzi riguardo l’aggressore, le forze dell’ordine si sono messe alla ricerca del colpevole.
Proprio la presenza dei militari nella zona ha quindi permesso di rintracciare il presunto aggressore. Si tratterebbe di un ventunenne cittadino etiope, che una volta raggiunto dagli agenti si sarebbe opposto alla perquisizione. Il giovane avrebbe di fatto confessato, dicendo di aver molestato la ragazza pur consapevole della presenza assidua dei Carabinieri in zona. Il reato sarebbe stato una prova della sua virilità. Dopo l’arresto, il ragazzo è stato portato nel carcere di San Vittore.
Quello delle molestie alla ragazza in via Lazzaretto non è però l’unico caso di malavita durante la movida a Milano nello scorso fine settimana. Sempre nella zona di Porta Venezia, a pochi metri da dove sarebbe avvenuto questo primo reato, in Piazza Oberdan, sarebbe infatti avvenuto l’arresto per un tentativo di rapina.
Attorno alle 3 di notte del 18 febbraio i carabinieri del Radiomobile sarebbero intervenuti per arrestare un cittadino peruviano di 26 anni. La denuncia che ha portato all’arresto sarebbe partita da un trentaquattrenne tunisino. L’uomo sarebbe stato aggredito con una pistola in via Palazzi da due criminali che lo hanno avvicinato con la scusa di una sigaretta.
L’uomo però sarebbe riuscito a fuggire dai malintenzionati. Avrebbe poi cercato aiuto in una pizzeria, dalla quale sarebbe partita la chiamata al 112 che ha allertato le autorità. È così che i militari sono riusciti, grazie ad un intervento tempestivo, a fermare uno dei due aggressori. Una perquisizione ha anche rivelato l’arma con cui è stato portato avanti il tentativo di rapina. Non si tratterebbe di una pistola vera, ma di un modello da soft air, ad aria compressa.
Il peruviano, accusato di tentata rapina, è stato anch’esso trasportato nel carcere milanese di San Vittore. Entrambi questi reati rientrano nell’identikit di quelli più commessi nelle città. Si conferma anche la tendenza dei residenti di Milano a fidarsi dell’azione delle forze dell’ordine e a denunciare ogni reato che subiscono immediatamente. Questo rende spesso possibile, come avvenuto in entrambi questi casi, individuare ed arrestare i presunti colpevoli.
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