Con i Buoni Fruttiferi si possono perdere soldi: c’è un unico modo per evitarlo

I Buoni Fruttiferi Postali sono garantiti dallo Stato italiano ma il pericolo di perdere soldi è reale. Cosa possiamo fare per evitarlo.

La dimenticanza è inopportuna quando si parla di Buoni Fruttiferi Postali. Cosa significa? Iniziamo da una panoramica generale sui prodotti per capire dove sta il rischio e come starne alla larga.

Buoni Fruttiferi, come evitare di perdere soldi
Buoni Fruttiferi, come evitare di perdere soldi (Ecodimilano.com)

Se milioni di italiani hanno scelto di acquistare un Buoni Fruttifero un motivo ci sarà. Lo strumento di risparmio è sicuro e affidabile. La garanzia dello Stato italiano permette di investire i soldi in tranquillità conoscendo fin da subito il valore di rimborso del Buono alla scadenza. Online, infatti, c’è un simulatore che permette in pochi secondi di conoscere il guadagno. In più sappiamo che i Buoni sono flessibili potendo richiedere il rimborso in qualsiasi momento e convenienti perché godono della tassazione agevolata al 12,50%.

A breve (si spera) non saranno nemmeno conteggiati nel calcolo ISEE – sembra che il Governo ha dimenticato la promessa di inizio anno ma abbiamo fiducia in un ricordo improvviso. La varietà dei prodotti proposti da Poste Italiane, poi, consente di scegliere il Buono perfetto in base alla proprie esigenze per rendimento e durata. Dove sta, dunque, il pericolo di perdere soldi?

I Buoni Postali vanno in prescrizione, come impedire che si perdano soldi

Ogni Buono fruttifero ha una scadenza oltre la quale diventa infruttifero. Inoltre, trascorsi dieci anni dalla scadenza senza che il Buono venga ritirato scatterà la prescrizione. Significa che passato questo periodo decadrà il diritto al rimborso sia del capitale investito che degli interessi maturati. Ecco che si perdono tutti i soldi. Per evitare che ciò accada basterà acquistare un Buono dematerializzato ossia senza titolo cartaceo.

Buoni Fruttiferi e prescrizione, cosa sapere
Buoni Fruttiferi e prescrizione, cosa sapere (Ecodimilano.com)

I Buoni emessi in forma dematerializzata sono legati ad un Libretto di risparmio postale oppure ad un conto corrente BancoPosta. Alla scadenza non ci sarà bisogna di recarsi presso un Ufficio Postale per recuperare capitale e interessi. La somma sarà, infatti, erogata direttamente sul Libretto o conto dell’intestatario. Nessun pericolo, dunque, di perdere i propri soldi per una dimenticanza prolungata nel tempo.

Poste Italiane sul sito ufficiale ricorda che è possibile chiedere il processo di dematerializzazione dei Buoni cartacei secondo le modalità indicate presso l’Ufficio Postale. Condizione necessaria è che il titolo da dematerializzare abbia la stessa intestazione del Libretto Postale o del Conto BancoPosta. Inoltre sottolinea come la richiesta di dematerializzazione può essere inoltrata solamente entro i due mesi precedenti alla scadenza naturale del Buono in proprio possesso.

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