Marco Piuri, direttore generale di FNM S.p.a., racconta di aver scelto di lasciare l’incarico in Trenord per concentrarsi su FNM.
Marco Piuri, alla guida di Trenord dal 2018, ha sottolineato che le difficoltà incontrate dai pendolari nell’ultimo periodo sono frutto di un sistema complesso che coinvolge diversi attori. Trenord, che gestisce più di 2.000 treni al giorno, si trova a dover affrontare non solo problemi interni ma anche criticità legate all’infrastruttura, in gran parte gestita da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e, in misura minore, da Ferrovienord, entrambe facenti capo al gruppo FNM. Ogni giorno, si registrano circa 22 guasti alle infrastrutture gestite da Rfi e ulteriori guasti ai binari gestiti da Ferrovienord, che rallentano o bloccano il servizio.
Questi problemi tecnici si sommano a eventi esterni, come la presenza di rami sui binari o incidenti, che contribuiscono a peggiorare ulteriormente la situazione, con circa 28 casi al giorno. Anche le condizioni meteorologiche e il traffico ferroviario aggiungono complessità a un sistema che, secondo Piuri, ha bisogno di interventi strutturali per funzionare in modo efficiente.
Nonostante le difficoltà, Marco Piuri ha sottolineato come i cantieri attualmente in corso siano essenziali per migliorare la capacità delle linee ferroviarie e a eliminare criticità come i passaggi a livello. Piuri ha evidenziato che, sebbene questi lavori siano essenziali per il futuro del sistema ferroviario, nel breve termine comporteranno ulteriori disagi. Nel solo 2023, sono stati aperti 169 cantieri su tutta la rete ferroviaria lombarda, e il numero è destinato a crescere nel 2024. Di conseguenza, i pendolari possono aspettarsi difficoltà fino al 2025, quando la maggior parte dei progetti sarà completata.
Nonostante le sfide attuali, il mandato di Marco Piuri è stato caratterizzato anche da successi significativi. Dal 2018, Trenord ha registrato una crescita importante: “abbiamo assunto 600 dipendenti per potenziare aree come assistenza e controllo e data management, il 45 per cento delle vendite oggi è digitale, sono aumentati i flussi turistici. Il futuro è delineato grazie a un contratto di servizio e a un piano industriale decennali».
In parallelo, Piuri ha guidato FNM, portando l’azienda a crescere da un fatturato di 200 milioni di euro a 620 milioni. Questa espansione ha reso i suoi due ruoli sempre più difficili da conciliare, motivo per cui Piuri ha chiesto di lasciare la guida di Trenord per concentrarsi esclusivamente su FNM.
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